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Video Thumbnail 000401 Ictus: prevenzione, rischi e terapie
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INFLUENZA SULLO STILE DI VITA
  •  Guida
    Dopo un TIA o un ictus singoli non è prudente guidare per 1 mese. Se ictus o TIA sono stati più d’uno conviene prolungare il periodo senza guida a 3 mesi dopo l’ultimo attacco. Se dopo l’ictus persistono dei disturbi è bene consultare il proprio medico per verificare l’idoneità alla guida. Paralisi gravi, alterazioni visive e di schema corporeo sono i più grossi ostacoli alla guida. Nei casi dubbi si può essere invitati dal proprio medico a centri specialistici per la valutazione della capacità di guidare
  • Sport
    In genere non ci sono controindicazioni ad effettuare ogni attività che il fisico può sostenere dopo un ictus. Tuttavia la debolezza muscolare, i problemi di equilibrio, linguaggio o vista possono limitare il campo d’azione
  • Viaggi in aereo
    Si può volare dopo un ictus
  • Rapporti sessuali
    Non ci sono pericoli, anche se alcuni uomini possono avere problemi a mantenere l’erezione a causa dell’ictus stesso o dei farmaci antiipertensivi
  • Alcoolici
    Si può bere moderatamente, mentre un prolungato abuso di alcoolici può innalzare la pressione e aumentare il rischio di futuri ictus
  • Ritorno al lavoro
    Questo dipende dalla gravità dell’ictus e dal tipo di lavoro che uno svolge. Molti pazienti si sentono stanchi e hanno problemi di concentrazione all’inizio. Se possibile sembra meglio ricominciare con un lavoro part-time. Il paziente è probabilmente il miglior giudice di quanto dovrebbe fare, in realtà tutto dipende da come si sente

    L’esercizio fisico, il lavoro e il sesso non facilitano un secondo ictus; al contrario mantenersi attivi migliora il recupero e rende la recidiva meno probabile.

RITORNO A CASA DOPO UN ICTUS

Se l’ictus è stato severo e ha lasciato un certo grado di invalidità si rendono necessari degli interventi particolari prima del ritorno a casa. Questi dipendono sia dallo specifico disturbo del paziente, sia dalla possibilità di aiuto a casa, sia, infine, dalla tipologia di quest’ultima (se per esempio c’è l’ascensore). Può esserci bisogno di ausili e adattamenti (mancorrenti, adeguamento del bagno) o dell’aiuto di un’infermiera del territorio o di un aiuto in casa. Purtroppo alcuni individui colpiti da ictus severi, specie se vivono in case poco adatte, possono essere costretti a ritirarsi in residenze socioassistenziali per ricevere l’assistenza e l’aiuto di cui hanno bisogno.