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I SINTOMI DELL’ICTUS

I sintomi dipendono dalla sede della lesione cerebrale e dalla sua estensione. I più comuni sono:

DEBOLEZZA MUSCOLARE

Si parla di paresi quando il movimento è ostacolato, ma non completamente abolito, di Paralisi o Plegia in caso contrario. Può colpire ogni parte del corpo, ma più comunemente interessa braccio o mano, gamba e faccia di un solo lato (emiparesi, emiplegia). Talora il braccio e la gamba non sono deboli, ma sono poco coordinati nei movimenti (atassia). Di solito un ictus che colpisce un lato del cervello genera dei sintomi nella metà opposta del corpo.

PERDITA DI SENSIBILITA’

Alcuni soggetti avvertono che la sensibilità in una metà del loro corpo è alterata (emianestesia) e si associa a intorpidimento o formicolio.

DIFFICOLTA’ DI PAROLA

L’ictus può causare una pronuncia difettosa (disartria), o difficoltà più o meno grave a trovare le parole giuste (disfasia e afasia espressive). Può pure determinare difficoltà a leggere (dislessia) e a scrivere (disgrafia). Alcuni soggetti non riescono più a comprendere il linguaggio abituale (afasia di comprensione) e hanno la sensazione di ascoltare una lingua straniera sconosciuta.​

SINTOMI VISIVI

L’ictus può causare una visione doppia (diplopia) o più frequentemente la perdita della vista nella metà destra o sinistra del campo visivo (emianopsia). Alcuni soggetti diventano ciechi in un occhio (amaurosi).

DISATTENZIONE PER UNA META’ DEL CORPO E DELLO SPAZIO

Talora gli ictus, e in specie quelli che interessano la metà sinistra del corpo, causano una perdita di consapevolezza per quel lato. Il paziente può negare di essere paralizzato o addirittura non riconoscere come suoi la gamba o il braccio. Questo particolare sintomo è di solito chiamato neglect e genera molta confusione nei parenti e nei conoscenti.

DISTURBI DI EQUILIBRIO

L’ictus può causare una alterata inclinazione del corpo tale da impedire o rendere difficoltose la stazione eretta e la marcia (retro o lateropulsione). In questi casi frequentemente si associano un senso di rotazione del corpo o del capo nello spazio (vertigine soggettiva), nausea e vomito.

CEFALEA

Alcuni pazienti si lamentano di mal di testa nei primi giorni dopo l’ictus. Questo sintomo è più comune nelle emorragie e si accompagna spesso a nausea e vomito. Il sintomo, quando è isolato, è allarmante solo se il mal di testa insorge bruscamente, è violento e raggiunge subito la massima intensità. In questi casi deve far pensare ad una emorragia subaracnoidea, in specie se si associa a nausea, vomito, sudorazione profusa, o disturbi di coscienza.

SONNOLENZA E PERDITA DI COSCIENZA

Nei primi giorni dopo un ictus severo il paziente può essere sonnolento o non cosciente (coma) e non rendersi conto dell’ambiente che lo circonda. Alcuni soggetti migliorano, anche se il disturbo di coscienza è un cattivo segno per il futuro e rende meno probabile una guarigione completa.

DISTURBI DI DEGLUTIZIONE

L’ictus può determinare disturbi di deglutizione più o meno gravi, che possono richiedere il posizionamento di un sondino naso-gastrico per evitare la denutrizione del paziente e complicanze polmonari (polmonite ab ingestis).

COME SI MANIFESTA L’ICTUS

L’ictus più frequentemente insorge in modo repentino e raggiunge la massima gravità nel giro di pochi minuti. Altre volte i disturbi sono inizialmente lievi, ma tendono a peggiorare nelle 24-72 ore successive in modo progressivo o con un decorso intermittente, fatto di peggioramenti alternati a fasi di stazionarietà o di miglioramento. Questo andamento clinico si associa con frequenza a stenoocclusioni carotidee o vertebrobasilari.